Ali in città
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Upupa

Famiglia: Upupidi

Nome scientifico: Upupa epops

Il verso dell’upupa era considerato presagio di sventura. Questo motivo, associato all’abitudine di cantare anche al crepuscolo, fanno scrivere al Foscolo (...) uscir del teschio, ove fuggia la luna, / l'upupa, e svolazzar su per le croci / sparse per la funerea campagna, (...) Ma noi sappiamo con certezza che questo animale, che poi il Montale chiama “ilare uccello”, non solo non è notturno ma non ha assolutamente l’abitudine di girellare fra teschi e croci!

Identificazione:

L'upupa, lunga 25-29cm, è inconfondibile per il ciuffetto erettile di penne che corona la sua testa. Il piumaggio è bruno roseo. Coda e ali hanno grosse barre bianche e nere. Il becco, piuttosto lungo e sottile, é leggermente ricurvo verso il basso. I sessi sono simili. Il volo è ondulante, le ali si muovono “a farfalla”.

Come si riproducono:

Nidificano in vecchi buchi d’albero o di muri, a volte anche in cassette nido. Le uova vengono covate dalle femmine per 15-20 giorni. Dopo 3-4 settimane i piccoli lasciano il nido. Ci possono essere anche due covate l'anno.

Dove cercarli:

In campagna, in frutteti, oliveti o in parchi cittadini abbastanza tranquilli.

Quando cercarli:

In Toscana chiamano queste migratrici galletto marzolo per la piccola “cresta” e perché in marzo arrivano dall’Africa dopo aver attraversato il Mediterraneo.

Cosa mangiano:

Si nutre principalmente su terreno aperto di larve di invertebrati, grossi insetti, lombrichi, molluschi, ragni.

Come aiutarli:

Sistemando nidi artificiali e facendo in modo che nessuno disturbi le loro covate. E’ difficile preparare una mangiatoia in cui l upupe possano trovare buoni rifornimenti perché la loro dieta è esclusivamente carnivora.
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Upupa