Alberi e uomini
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Salice bianco

Famiglia: Salicacee

Nome scientifico: Salix alba L.

Descrizione:

Albero alto fino a 25 m dalla chioma irregolarmente divisa. Può assumere andamento arbustivo. Tronco dritto e robusto, con corteccia grigio scura, solcata e reticolata. Fogliame deciduo. Foglie semplici, lanceolato-lineari, seghettate, di 0,8-1,2 x 4-6 cm; la pagina inferiore presenta peli sericei che le conferiscono una colorazione argentata. Pianta dioica con infiorescenze ad amento: quelli maschili, densiflori, misurano fino a 6 cm; quelli femminili, più lassi, sono lunghi circa 4-5 cm. Le infruttescenze sono capsule glabre, che aprendosi emettono semi cotonosi.

Distribuzione:

Il salice bianco è diffuso in tutta l'Europa centro-meridionale, ed è molto comune nel nostro Paese, dove cresce fino a 1200 m di altitudine.

Ecologia:

Preferisce luoghi molto umidi con terreni fertili, profondi, soggetti a periodiche inondazioni; perciò costituisce formazioni miste con altre specie igrofile lungo i corsi d'acqua. E' adattabile a terreni pesanti o leggermente acidi, resistente al vento e particolarmente tollerante rispetto all'inquinamento atmosferico, ma ha bisogno di molta luce.

Questa pianta è coltivata per i vimini, utilizzati per lavori di intreccio. Nelle nostre campagne, per mantenere un'elevata produzione di rami sottili, lunghi e flessibili, i salici vengono capitozzati e, in inverno, dal tronco si vedono spuntare i nuovi rami gialli. Il legno ha impiego soprattutto per paleria, cassette, imballaggi e nell'industria della carta. La sua leggerezza lo rende adatto alla fabbricazione di oggetti minuti e zoccoli. Il carbone, di buona qualità, viene utilizzato per i "carboncini" da disegno e nella fabbricazione della polvere da sparo.

 

Salice bianco